Documenti: 949, Mostrati: 801 - 820

Progetto: e-codices 2017-2020

Gennaio 2017 - Dicembre 2020

Status: Concluso

Finanziato da: swissuniversities

Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.

Tutte le biblioteche e collezioni

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 663
Carta · 865 pp. · 33 x 22 cm · Aegidius Tschudi · 1550/70
Egidio Tschudi, Volume di appunti a carattere storico-geografico concernenti la Gallia

Il manoscritto composito, ricco di materiali, contiene numerosi elenchi, classificazioni e estratti da diverse fonti di contenuto astronomico ma soprattutto geografico-storico, copiati negli anni dopo il 1550 dall'erudito universale glaronese Egidio Tschudi (1505-1572). La maggior parte delle annotazioni raccolte da Tschudi con una grande operosità, e autonomamente compilate e riordinate, riguardano in questo volume l'odierna Francia (Gallia con le sue tribù, provincie, città, montagne, isole ecc.). Notevoli sono soprattutto i disegni geografici di Tschudi di varie parti della Gallia (pp. 706-723). Di queste fanno parte una carta della Franca Contea (pp. 714/715) e della parte occidentale della Svizzera (pp. 717/718). Le tre parti che oggi costituiscono il volume odierno, rimasero dopo la morte di Tschudi in possesso della famiglia, furono conservate dal 1652 al 1768 nel castello Gräpplang presso Flums e da lì giunsero nel febbraio 1768, con l'acquisto dell'eredità dell'erudito glaronese, nella biblioteca monastica di S. Gallo. Qui le tre parti, che costituiscono i numeri 59, 43 e 44 del catalogo di vendita del 1767, completati con alcuni pochi fogli, vennero rilegati in un volume tra il 1768 e il 1782. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 683
Pergamena · 380 pp. · 20.5 x 13.5-14 cm · XIII sec.
Wernher von Schussenried, Abbreviatio decreti Gratiani; Ordines iudiciarii

Il manoscritto del XIII secolo è di origine sconosciuta. Contiene (guardia anteriore-p. 185) una versione abbreviata del Decretum Gratiani di Wernher von Schussenried del 1207, seguita da due ordines iudiciarii, cioè scritti sul processo romano-canonico, che i due inglesi Richard de Mores (pp. 186-271) e Rodoicus Modicipassus (già attribuito ad un Otto Papiensis; pp. 276-380) produssero nell'ultimo quarto del XII secolo. Nei margini della versione abbreviata del Decretum Gratiani, è stato aggiunto quale terzo documento processuale (guardia anteriore-p. 35) l'effettivo Ordo iudiciarius del giurista bolognese Tancredi del 1216, ma lasciandolo incompleto. (len)

Online dal: 18.06.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 684
Pergamena · 116 pp. · 19.5 x 14 cm · Costanza, Stephan Rosenvelt · 1359
Abbreviatio sive casus summarii ad VI libros decretalium; Decretum abbreviatum

Il manoscritto contiene dapprima (pp. 3a-104b) un riassunto del Liber Extra e del Liber Sextus e poi (pp. 107114) una versione abbreviata del Decretum Gratiani. Secondo una nota di sua mano (p. 104b), Stephan Rosenvelt, notaio imperiale e notaio della Curia vescovile di Costanza, ne completò la trascrizione nel 1395. In seguito il manoscritto, come si deduce da una annotazione a p. 114, fu in possesso di un certo Johannes Bischoff, probabilmente il monaco sangallese e studioso di diritto canonico di quel nome, morto nel 1495. (len)

Online dal: 18.06.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 686
Pergamena · 265 pp. · 15.5 x 10.5 cm · area della Germania sudoccidentale (?) · XIV secolo
Burcardo di Strasburgo, Summa casuum sive summa de poenitentia

Il manoscritto (pp. 3-264) contiene la somma confessionale di Burcardo di Strasburgo e risale al XIV secolo. Probabilmente nello stesso secolo furono aggiunte due brevi lettere di un francescano di Friburgo in Brisgovia a un parroco di Schönau e Todtnau per chiarire delle questioni canoniche (p. 264) e il formulario di un documento per ottenere l'assoluzione dall'abate di S. Trudpert nella Foresta Nera (p. 265). (len)

Online dal: 18.06.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 687
Pergamena · 281 pp. · 20.5 x 14-14.5 cm · area linguistica tedesca / semmai Francia · XIV sec.
Burchardus Argentinensis: Summa casuum sive summa de poenitentia

Il manoscritto tramanda (pp. 3a-274a) il sommario dei casi di penitenza o di confessione di Burchardus Argentinensis, seguita (pp. 274a-275b) da una breve spiegazione sull'efficacia delle indulgenze. La scrittura, una textualis, rimanda al XIV secolo. La rilegatura è probabilmente una delle rare rilegature della biblioteca abbaziale a presentare l’attacco agli assi secondo la tecnica in uso in epoca romanica. (len)

Online dal: 08.10.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 688
Carta · 272 pp. · 21 x 15 cm · Mollis, Fridolinus Vischer · 4 aprile 1419 (?)
Burchardus Argentinensis: Summa casuum sive summa de poenitentia

Il manoscritto tramanda (pp. 7a-261a) il sommario dei casi di penitenza o di confessione di Burchardus Argentinensis e, secondo il colophon (p. 261a) fu completato dal sacerdote Fridolinus Vischer, probabilmente il 4 aprile 1419, nella parrocchia di Mollis a Glarona. Nel corso del XV secolo all'inizio del manoscritto (pp. 4-5) sono state aggiunte delle notizie sul persone dell'Antico Testamento e alla fine (pp. 261b-271b) brevi spiegazioni canoniche e teologiche sulle parentele spirituali, su legittimi e illegittimi contratti e acquisti, sulle decime e sugli oggetti trovati. (len)

Online dal: 08.10.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 689
Pergamena · 206 pp. · 20–21 x 14–15 cm · area linguistica tedesca (parte I-II), Germania del Nord (?) (parte III) · XIII/XIV sec. (parti I-II), XIV sec. (parte III)
Henricus de Barben, Casus ad summam Henrici Merseburgensis; Formula confessionis; Raccolta di documenti e formule

Il manoscritto è composto da tre parti. La prima parte (pp. 1-90) con il sommario penitenziale o confessionale di Heinrich von Barben (pp. 3-90), scritta in textualis, è stata completata, secondo il colophon (p. 90), il 24 febbraio 1309. Nella seconda parte (pp. 91-146) un catalogo di domande per la confessione (pp. 91a-145a) viene tramandato in una textualis del XIII o XIV secolo, ed è stato integrato nel XV secolo da informazioni sullo scioglimento delle abbreviazioni giuridiche (pp. 145a-145b). La terza parte (pp. 147-206) contiene una raccolta di documenti e formule dalla Germania settentrionale (pp. 147a-205b), scritta da due mani diverse in scrittura semi-corsiva minuscola e scrittura libraria corsiva nel XIV secolo. Il manoscritto in tre parti è molto probabilmente reperibile nel catalogo del monastero di San Gallo del 1461. (len)

Online dal: 08.10.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 695
Carta · 217 pp. · 21–21.5 x 14.5–15.5 cm · Rottweil, Johannes Mündli · 5 maggio 1354
Rudolfus de Liebegg, Pastorale novellum

Il manoscritto contiene il Pastorale novellum del canonico e prevosto di Bischofszell, Rudolf von Liebegg (1275-1332 ca.). Il diffuso poema didattico canonico-teologico in 8.723 esametri è incompleto in questo manoscritto e presenta delle lacune. Due mani hanno condiviso la copia del poema didattico. Secondo il colophon alla fine dell'opera (p. 211) il secondo scriba Johannes Mündli terminò il suo lavoro il 5 maggio 1354 a Rottweil. Più tardi il manoscritto fu in possesso del conventuale e giurista sangallese Johannes Bischoff († 1495). (len)

Online dal: 08.10.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 768
Pergamena · 112 (113) pp. · 22–22.5 x 17.5–18.5 cm · S. Gallo (?) · X / XI sec.
Planctus beati Galli; commento a Boezio, Opuscula sacra; Boezio, Opuscula sacra; pseudo Beda, De septem miraculis mundi

Il codice contiene alle pp. 59111 gli Opuscula sacra di Boezio, e cioé I. De trinitate (pp. 5970), II. De divinitate (Utrum pater et filius et spiritus sanctus; pp. 7072), III. De hebdomadibus (Quomodo substantiae; pp. 7277), IV. De fide catholica (pp. 7784), V. Contra Eutychen et Nestorium (pp. 84111), in parte con glosse. Probabilmente alcune parti furono aggiunte nell'XI/XII secolo. Alle pp. 46, prima del commento agli Opuscula sacra I-III e V attribuiti a Johannes Scoto Aurigena o a Remigio di Auxerre, probabilmente di una mano del XIII secolo, il Planctus beati Galli, inc. Quis dabit cineres, un lamento sul furto del tesoro della chiesa di S. Gallo da parte del vescovo di Costanza. A p. 112 il De septem miraculis mundi dello pseudo Beda il Venerabile. Il manoscritto, per la gran parte senza decorazione, contiene a p. 26 una decorazione ittiomorfa e a p. 59 una iniziale I che si estende su 8 linee di testo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 793
Pergamena · 327 (326) pp. · 34 x 23.5 cm · fine XII / inizio XIII secolo
Petrus Lombardus, Libri IV sententiarum

Esemplare completo delle Sententiae di Pietro Lombardo († 1160). I titoli dei capitoli si trovano rispettivamente raccolti all'inizio di ogni libro (pp. 3-5, 91-93, 170-171, 229-231). Con alcune iniziali con figure in rosso con verde, blu e giallo pallido (p. 6: messa e sinagoga con ecclesia; p. 172: Annunciazione; p. 232: Buon samaritano) e numerose iniziali filigranate rosse e blu. Molte annotazioni marginali. Alle pp. 325/326, capovolta, scrittura sbiadita del XV secolo (?); all'interno della coperta posteriore impronta di due pagine di un manoscritto carolingio, in parte almeno da Origene Homilia VIII in Ezechielem. (sno)

Online dal: 22.03.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 852
Pergamena · 208 pp. · 23.5–24 x 16.5–17 cm · XII sec.
Cicero, De inventione; Rhetorica ad Herennium

Il codice, probabilmente non confezionato a S. Gallo, contiene due importanti opere retoriche: il De inventione di Cicerone (pp. 3107) e la Rhetorica ad Herennium (pp. 107205). Quest'ultima è qui divisa in sei invece che in quattro libri. Contiene numerose glosse di mani del XII fino al tardo XV o primo XVI secolo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 858
Carta · 862 (859) pp. · 30.5 x 21-22 cm · Lindau · 1499
Opere di diversi autori, prevalentemente antichi, con commento

Il codice, scritto nel 1499 sotto il maestro di scuola di Lindau Cunradus Reuschman (annotazione a p. 488), contiene prevalentemente opere di antichi autori, in più alcuni testi di autori italiani del XV secolo. Tutti i testi sono corredati da un commento e le opere più importanti sono precedute da un argumentum. Tra i testi ci sono spesso delle pagine lasciate in bianco. Nei margini si trovano dei semplici disegni a penna (pp. 498501, 504, 511, 513; a p. 706 e 712 schizzi di mappamondi). A p. 3 si trova un disegno a piena pagina della città di Troia. In dettaglio i testi sono i seguenti: Publius Baebius Italicus, Ilias latina (pp. 551); Virgilio, Georgica (pp. 57146); Orazio, Epistolae (pp. 148230); Orazio, Carmen saeculare (pp. 231234); Lattanzio, De ave Phoenice (pp. 234241); Persio, Satire (pp. 245282); Margarita passionis, inc. Cum prope pasca foret (pp. 283288); Seneca, De providentia (pp. 289298); Agostino Dati, Elegantiolae (pp. 323361); Carmen de dolo et astutia cuiusdam mulieris, inc. Summe procus caveat ducatur ne mala coniunx (pp. 362365); inni (pp. 366388); Parvulus philosophiae moralis (pp. 395417); Domenico Mancini, De quattuor virtutibus (pp. 419488); Girolamo della Valle, Jesuida (pp. 491514); Matteo Bosso, Oratio in beata coena domini (pp. 515524); Pseudo-Leonardo Bruni Aretino, Comoedia Poliscena (pp. 539549); Terenzio, Andria (pp. 563621); Virgilio, Bucolica (pp. 629660); Orazio, Ars poetica (pp. 661678); Orazio, Epodi (pp. 679692); Pseudo-Virgilio, Moretum (pp. 692694); Pseudo-Ovidio, Remedia amoris, inc. Qui fuerit cupiens ab amica solvere colla (pp. 694695); Pseudo-Ovidio, De arte amandi, inc. Si quem forte iuvat subdi sapienter amori (pp. 695698); un trattato sull’interpunzione, De kanone punctorum (p. 699); Virgilio, Aeneis, lib. 1 e 3 (pp. 701726 e 741760); Sallustio, De coniuratione Catilinae (pp. 765802); Sallustio, De bello Iugurthino, incompleto (pp. 803804); Seneca, Epistolae morales (pp. 812853). (sno)

Online dal: 04.10.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 865
Pergamena · 204 pp. · 19.5–20.5 x 10.5–12 cm · XII sec.
Publius Papinius Statius, Rebaide

Il codice contiene l'opera più conosciuta del poeta romano Publio Papinio Stazio, il suo poema epico sulla guerra dei Sette contro Tebe (Thebais, unitamente agli argumenta metrici ai libri II-IV. Mancano due fascicoli con i lib. IV, V. 578 – lib. VII, V. 30 (tra p. 75 e 76) così come un bifoglio con il lib. IX, 671–751 e il lib. X, 5–84 (tra p. 128 e 129, e tra 132 e 133). Gli inizi dei libri e degli argumenta metrici (p. 3, 21, 40, 58/59, 92, 112, 132, 173) sono introdotti da iniziali, in parte bicolori (rosso/verde). Sono presenti glosse marginali e interlineari, per la maggior parte dei secc. XII e XIII. Alle pp. 196197, probabilmente della stessa mano, il Planctus Oedipodis, inc. Diri patris infasuta pignora (Lamento di Edipo sulla morte dei suoi figli). Il racconto comprende 21 strofe in rima di quattro righe, delle quali la prima è corredata di neumi su quattro linee. Questa forma di annotazione musicale parla contro un'origine del manoscritto a S. Gallo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 897
Pergamena · 80 pp. · 13.5 x 9–9.5 cm · XI / XII sec.
Simmaco, Epistolae; scambio epistolare apocrifo tra Seneca e Paolo

Il codice contiene alle pp. 273 in totale 153 lettere del politico tardoantico Quinto Aurelio Simmaco († 402/403), e cioè una lettera dal lib. IX, 10 lettere dal lib. IV, 44 dal lib. V, 18 dal lib. VI, 40 dal lib. VII, 36 dal lib. I e 4 dal lib. II. Si tratta delle seguenti lettere, secondo la numerazione dell'edizione MGH Auct. ant. 6,1: IX, 142 (20); IV, 16 (17), 57 (58) – 60 (61), 63 (64), 66 (67) f., 69 (70), 72 (73); V, 3–5, 8, 13, 19 (18), 21 (20), 23 (22), 29 (27) f., 34 (32), 36 (34), 38 (36), 41 (39), 44 (42) – 47 (45), 49 (47) – 51 (49), 53 (51), 55 (53), 57 (55) – 60 (58), 65 (64), 67 (65) f., 68 (66), 70 (68) f., 73 (71), 75 (73), 77 (75) – 80 (78), 84 (82) f., 89 (87), 91 (89) f., 96 (94); VI, 3, 13, 17 (18), 22 (23), 28 (29), 31 (32), 45 (46), 47 (48), 55 (56), 60 (61) f., 65 (66), 72 (73) – 74 (75), 78 (79) – 80 (81); VII, 2f., 9, 11, 16, 19, 21f., 22, 25, 33, 44, 47, 49, 51–54, 56, 60f., 66f., 71–73, 78, 80, 85, 88 (87), 92 (91) – 94 (93), 98 (97) f., 102 (101), 105, 107, 109, 114, 117; I, 28 (22), 31 (25) – 34 (28), 36 (30) – 77 (71), 79 (73) f., 82 (76) – 84 (78), 86 (80), 88 (82), 90 (84) – 93 (87), 96 (90), 99 (93) f., 105 (99), 107 (101); II, 1, 3, 6, 8. Ogni lettera inizia con una inziale, di solito di due righe, rossa. Conclude il manoscritto, alle pp. 7379, uno scambio epistolare fittizio tra il filosofo romano Seneca e l'apostolo Paolo. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 930
Carta · 422 pp. · 21–21.5 x 15 cm · Johannes Hertenstein · 1425
Grimlaicus, Waldregel

Il manoscritto contiene come testo principale (pp. 1-199) la cosiddetta Waldregel, una traduzione in lingua alto-tedesca protomoderna della Regula solitariorum (regola per eremiti), che il monaco Grimlaicus, probabilmente originario della Lorena, aveva scritto nel IX o X secolo. La Waldregel è integrata da ulteriori testi sul tema della vita eremitica e della povertà: pp. 199-256 Hie vachet an ain ander buoch ainsidelliches lebens und von siner bewaerung ...., inc. Die muoter der hailigen cristenhait hat zwayer hand gaistlicer lüt; pp. 256-326 Das ander buoch von bewärung der armuot, inc. Gelobet sy got vnser herr iesus cristus; pp. 326-334 Hie nach ain bredige, inc. Fünf stuk sint dar inn begriffen. Secondo l’explicit a p. 335 questi quattro testi sono riassunti sotto il titolo Waldregel, ma solo la prima parte fino a p. 199 si rifà alla Regula solitariorum. Segue, alle pp. 337-419, uno Spiegel der geistlichen Zucht. Si tratta qui di una traduzione del libretto per novizi del francescano Davide di Augusta († 1272). Alle pp. 420-422 trovano posto delle preghiere. Il codice è stato scritto in gran parte da p. Johannes Hertenstein (OSB) ed era in possesso dell'eremo nello Steinertobel, non lontano da San Gallo. Una copia dei primi quattro testi si trova nel Cod. Sang. 931. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 931
Carta · 289 (288) pp. · 21 x 14–14.5 cm · S. Gallo (?) · prima metà del XV sec. (dopo il 1430)
Grimlaicus, Waldregel

Il manoscritto contiene quale testo principale (pp. 1-180) la cosiddetta Waldregel, una traduzione in lingua alto-tedesca protomoderna della Regula solitariorum (regola per eremiti), che il monaco Grimlaicus, probabilmente originario della Lorena, aveva scritto nel IX o X secolo. La Waldregel è integrata da ulteriori testi sul tema della vita eremitica e della povertà: pp. 180222 Hie fachet an ein ander buoch von der bewerung einsidliches lebens …, inc. Die muoter der heilge kristenheit het zweyerhand geistlicher lüte; pp. 222277 Dz ander buoch von bewerung armuot, inc. Gelobet sy got vnser herre vnd got iesus cristus; pp. 277284 [predica] Inc. Fünf stuk sind dar inne begriffen. Alle pp. 285-289 trovano posto delle preghiere. La decorazione è costituita da semplici iniziali rosse, alle pp. 1 e 3 con filigrana verde. Il manoscritto è una copia, tranne che per le preghiere, del Cod. Sang. 930. Era in possesso dell'eremo della chiesa di San Giorgio di fronte alle mura di San Gallo. Tre donne ecclesiastiche che vi abitavano negli anni ’30 del XV secolo sono rappresentate sulla controguardia posteriore in semplici disegni a penna. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 939
Carta · 440 pp. · 21 x 14 cm · 1430
Varia theologica

Il codice, scritto da diversi copisti, è composto da sette parti, interrotte da fogli bianchi, e raccoglie scritti teologici a carattere molto diverso. Parte I: pp. 1-14 indice e pp. 17-124 testo del De decem praeceptis di Henricus de Frimaria, a p. 124 i Septem dona sancti spiritus contra septem peccata mortalia, alle pp. 125-139 il Tractatus de confessione et de peccatis mortalibus et venialibus, a p. 139 il Quid sit vera poenitentia et confessio, alle pp. 139-140 un appunto a carattere teologico e ulteriori annotazioni a p. 142, alle pp. 143-173 il trattato De proprietate ad canonicos regulares religiosa del teologo, astronomo e attore della politica ecclesiastica Heinrich Heinbuche von Langenstein (1325-1397) e alle pp. 177-186 un frammento della Expositio regulae S. Augustini. La parte II comprende alle pp. 187-199 un frammento del De sacramento ordinis, alle pp. 199-257 i Notabilia super Cantica Canticorum di fr. Johannes, seguito alle pp. 258-260 dal sermone Omnia parata sunt venite ad nuptias. Le parti III (pp. 261-284), IV (pp. 285-316) e V (pp. 317-340) contengono altri sermoni. La parte VI è composta dalle Sibyllenweissagungen in tedesco del XIV e XV sec. (Von Kung Salomo wishait, pp. 341361) e da una lettera frammentaria (pp. 361-362). La parte VII contiene alle pp. 365-376 moralizzazioni dalla Historia septem sapientium. In una nota a p. 379, il bibliotecario del monastero Ildefons v. Arx riferisce della malattia e della morte del precedente bibliotecario del monastero Johann Nepomuk Hauntinger nel 1823. Un’annotazione nel margine superiore di p. 1 testimonia che il manoscritto si trovava già nel monastero di San Gallo nel XV secolo. (nie)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 955
Carta · 354 pp. · 21 x 14.5 cm · regione Oberrhein/Rheinfranken (?) · XV secolo, piuttosto prima metà
Raccolta di scritti a carattere ecclesiastico con numerosi testi spirituali-teologici e prediche

Questa raccolta di scritti dovrebbe provenire dalla regione Rheinfranken o dall'Oberrhein e giunse nel 1699 nel monastero di S. Gallo, probabilmente dal monastero delle Clarisse di Freiburg in Brisgovia (come per es. il Cod. Sang. 985). Contiene un grande numero di prediche varie e di testi mistici-ascetici, soprattutto del XIII e XIV secolo. Tra questi si trovano per esempio il trattato Von der Minne (pp. 719) attribuito a Johannes Hiltalingen di Basilea, la cosiddetta «sünde-Version» dell'opera dello pseudo Alberto Magno Paradisus animae (pp. 6268 e pp. 195196), dieci prediche tradite sotto il nome di Bertoldo di Regensburg (pp. 70104), la interpretazione del Padre nostro Adonay, gewaltiger herre (p. 109192) o la allegoria Es ist ein hoher Berg attribuita a Johannes Tauler (p. 211250). (smu)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 957
Carta · 240 pp. · 21 x 15.5 cm · Kirchberg presso Ulm · 1469
Reformatio Sigismundi

Il manoscritto contiene la cosiddetta Reformatio Sigismundi, un testo sulla riforma della chiesa e dell'impero, scritto in forma anonima in tedesco nel 1439 durante il Concilio di Basilea da un autore che fino ad oggi non ha potuto essere identificato in modo affidabile. Il testo è stato stampato per la prima volta nel 1476. Il trattato formula proposte di riforma nelle quali si sottolinea l'importanza della cura pastorale e si propaga una liberazione del clero secolare dall’obbligo del celibato, e dei vescovi dall'esercizio del potere secolare. Egli riferisce inoltre di una presunta visione dell'imperatore Sigismondo, al quale sarebbe apparso un sacerdote-re Federico con dei piani di riforma. In una annotazione a p. 234 il copista si sottoscrive come Petrus Hamer von Weissenhorn, cappellano a Kirchberg. Egli introduce i capitoli con delle iniziali rosse e ne decora due con volti barbuti caricaturali (p. 158 e 212). (nie)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 967
Carta · 496 pp. · 20.5 x 14 cm · comunità religiosa femminile di S. Giorgio sopra S. Gallo; Friedrich Kölner (o Colner) e altri copisti · 1430 (parte Kölner); XV sec. (altre parti)
Manoscritto composito del XV secolo con testi a carattere mistico-ascetico e catechetico

Il manoscritto composito, scritto per la comunità religiosa femminile di San Giorgio sopra S. Gallo (si veda la nota di possesso a p. 3), contiene numerosi testi più brevi e più lunghi di Marquard von Lindau, e di altri autori conosciuti per nome, e di autori anonimi, tra gli altri: pp. 5-13: Marquard von Lindau, Deutsche Predigt; pp. 25-46 e 51-69: Marquard von Lindau, Von der Geduld; pp. 76-102: trattato catechistico anonimo Von einem christlichen Leben; pp. 149-260: Rulman Merswin, Neunfelsenbuch; pp. 261-262: Volmar, Sermone; pp. 262-263: Stimulus amoris, ted. (estratto); pp. 268-379: Marquard von Lindau, Auszug der Kinder Israel; pp. 381-404: Marquard von Lindau, De fide, ted., Heinrich von St. Gallen, Ciclo di prediche sulle Acht Seligkeiten. Circa un terzo delle pagine furono scritte dal monaco riformatore Friedrich Kölner (o Colner), proveniente dal monastero di Hersfeld in Assia, attivo nel monastero di San Gallo dal 1430 al 1436 e confessore delle suore di San Giorgio. Le parti rimanenti sono state scritte da diverse altre mani nel XV secolo. (sno)

Online dal: 08.10.2020

Documenti: 949, Mostrati: 801 - 820