Cronaca universale da Saturno di Creta fino al leggendario Brenno, duca di Svevia (col. 3a-17a). Segue lo Schwabenspiegel (Specchio svevo), con il diritto territoriale secondo la prima sistematica sistemazione in 79 capitoli fino all'articolo 343 (col. 17a-264b), e il diritto feudale fino all'articolo 158 (col. 264b-347a). Alla fine si trova un indice dell'intero contenuto del manoscritto (p. 350-361).
Online dal: 18.12.2014
Schwabenspiegel (Specchio svevo), diritto territoriale, articoli 1-86 (col. 7a-58a), articoli 155-219 (col. 59a-100b), e articoli 220-377 (col. 101a-187b), dopo l'articolo 40 è inserito il diritto territoriale, articolo 40§1 (col. 33a) del Deutschenspiegel, al diritto territoriale fa seguito il diritto feudale, articoli 1-120 e 122-154 (col. 187b-284a) e l'articolo 159 (col. 284a-285a).
Online dal: 18.12.2014
Importante manoscritto giuridico dell'era carolingia, realizzato nel terzo quarto del IX secolo, probabilmente a Reims. Tramanda la collezione capitolare di Ansegiso, abate di Fontenelle († 833), e i capitolari contraffatti di Benedetto Levita. Nel 1673/74, a Parigi, fu dato in prestito ad Etienne Baluze.
Online dal: 09.12.2008
Il più antico catalogo manoscritto dell'abbazia di S. Gallo (IX secolo), seguito da una ragguardevole collezione di testi giuridici (i capitolari di Ansegiso, Lex Salica, la Lex Ribuaria).
Online dal: 31.12.2005
Raccolta di leggi in latino, realizzata in Francia occidentale nel primo quarto del IX secolo. Include la Lex Romana Visigothorum (collezione di leggi del diritto romano promulgate da Alarico II, re dei Visigoti), la Lex Salica (codice delle leggi germaniche fatto redigere da Clodoveo, fondatore del regno franco) e la Lex Alamannorum (le fondamenta del diritto degli Alemanni – inizi del secolo VIII). Pervenuta all'abbazia di San Gallo quasi subito dopo il suo allestimento, tale raccolta venne in seguito ceduta; nel XVI era censita tra le proprietà dell'erudito Aegidius Tschudi (1505-1572), i cui eredi lo vendettero nel 1768 alla Biblioteca abbaziale di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Editto di Rotari, conservato in frammenti. È la più antica copia della raccolta di leggi dei Longobardi redatta e promulgata da re Rotari (636-652) nel 643. Realizzata probabilmente a Bobbio e databile agli anni 670/680, è conservata in frammenti divisi tra la biblioteca abbaziale di San Gallo, la Badische Landesbibliothek Karlsruhe, la Zentralbibliothek di Zurigo e l'Archivio di Stato del cantone Zurigo. La maggior parte dei frammenti, che nel 1822 furono riuniti in un volume dal bibliotecario dell'abbazia Ildefons von Arx, si trova nella biblioteca abbaziale di San Gallo. Nel 1972 i frammenti di pergamena dell'Editto di Rotari dell'abbazia di San Gallo furono riuniti in un nuovo volume - non senza rischi per la conservazione - insieme a delle foto in bianco e nero dei frammenti che si trovano a Karlsruhe e Zurigo. Nel 2008 le foto furono poi rimosse dal restauratore Martin Strebel, e contemporaneamente questo manoscritto, di grande importanza per la storia del diritto, fu di nuovo rilegato usando le più moderne tecniche di restauro dei libri. Il lavoro fu possibile grazie al sostegno degli Amici dell'Abbazia di San Gallo, i quali ne hanno coperto le spese.
Online dal: 31.07.2009
Il cosiddetto codice «Wandalgarius», nel quale sono conservate la Lex Romana Visigothorum, la Lex Salica e la Lex Alamannorum. Codice giuridico di rilievo, scritto nel 793 e decorato, con numerose iniziali a colori e con una miniatura raffigurante un legislatore incoronato, dal chierico Wandalgarius a Lione. Preserva le leggi dei Visigoti (Lex Romana Visigothorum), dei franchi Salii (Lex Salica) e degli Alemanni (Lex Alamannorum). È il più antico codice della Biblioteca abbaziale di San Gallo datato con esattezza.
Online dal: 12.12.2006
Codice miscellaneo del primo quarto del IX secolo, verosimilmente scritto in Baviera. Contiene, tra l'altro, una copia della Lex Alamannorum (le fondamenta del diritto degli Alemanni), un'importante collezione dei primi resoconti di pellegrinaggi a Gerusalemme – tra cui l'Itinerarium Burdigalense, resoconto di un pellegrinaggio del 333/4 da Bordeaux a Roma –, un trattato sull'Assunzione di Maria, un elenco dei popoli franchi, delle interpretazioni della professione di fede e i cosiddetti Annales Sancti Galli breves, breve storia dell'abbazia S. Gallo che copre gli eventi compresi tra gli anni 703 e 869.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto d'uso, di piccolo formato, contenente una collezione di capitolari del tempo di Carlo Magno. Tramanda numerosi editti promulgati da Carlo Magno tra il 779 e il 789, in un'eccellente versione, talvolta la migliore, talvolta l'unica. Tra essi, i capitolari di Herstal del 779 e la celebre Admonitio generalis del 789. La rilegatura carolingia originale è conservata in modo eccellente.
Online dal: 09.12.2008
Il manoscritto cartaceo in due parti contiene due opere teologiche che, secondo i colophon, furono copiate nel 1392 e nel 1393. Si tratta, da un lato del commento di Johannes Müntzinger al Pastorale novellum di Rudolf von Liebegg, un manuale sull'insegnamento dei sacramenti, e dall'altro di una spiegazione sistematica dei fondamenti della fede cristiana scritta da Konrad von Soltau sotto forma di commento alla decretale «Firmiter credimus».
Online dal: 22.09.2022
Il manoscritto, nuovamente rilegato nel XVII o XVIII secolo, contiene nella prima parte un commento al secondo libro delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra). La seconda parte del manoscritto è costituita da due soli fascicoli con un commento al titulum 26 dello stesso libro delle Decretali. Il manoscritto appartenne al monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495), che aveva studiato diritto canonico all'Università di Pavia nel 1474-1476. Egli stesso ha scritto il commento nella prima parte del manoscritto.
Online dal: 22.09.2022
La legatura flessibile racchiude quattro parti manoscritte, ciascuna delle quali contiene un commento a titula e capitoli selezionati del primo libro delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra). Le parti I, III e IV sono di mano del monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495), che studiò diritto canonico all'Università di Pavia nel 1474-1476. Probabilmente egli acquisì la seconda parte durante i suoi studi a Pavia.
Online dal: 22.09.2022
La legatura flessibile racchiude dieci parti manoscritte, la maggior parte delle quali sono state scritte dal monaco sangallese Johannes Bischoff († 1495) durante i suoi studi di diritto canonico a Pavia 1474-1476, e alcune delle quali sono state probabilmente acquisite in quella città. Vi si trovano commenti a singoli titula delle Decretales Gregorii IX (Liber Extra), del Liber Sextus e delle Clementinae, trattati sulla procedura giudiziaria, sulla tortura, sul diritto di successione e su altri argomenti, un'opera di consultazione sulla dottrina morale in ordine alfabetico e la disputa pubblica di Johannes Bischoff.
Online dal: 22.09.2022
Copia rappresentativa delle Decretali di papa Gregorio IX (papa dal 1227 al 1241), scritta in gotica rotunda italiana. Il testo delle Decretali è incorniciato dalla cosiddetta Glossa Ordinaria, un commento giuridico del canonista Bernardo de Botone da Parma († 1266), scritto intorno al testo principale. Questo commento è stato più tardi intensivamente rielaborato e glossato. L'inizio di ognuna delle cinque parti nelle quali è suddiviso il testo è decorato da una raffigurazione scenica del contenuto.
Online dal: 31.03.2011
Il manoscritto pergamenaceo contiene le Institutiones Iustiniani (pp. 3a-91a), cioè il testo di diritto romano scritto all'epoca dell'imperatore romano d'Oriente Giustiniano nel 533, e i Libri feudorum (pp. 91b-125b), cioè il diritto feudale longobardo, ciascuno dei due con la Glossa ordinaria, l'apparato standard di Accursio. I testi, e le glosse che li racchiudono, sono stati scritti probabilmente in Francia nel XIV secolo. Secondo le annotazioni del giurista Johannes Bischoff († 1495), conventuale del monastero di S. Gallo, il manoscritto si trovava in questo monastero al più tardi dall'ultimo quarto del XV secolo.
Online dal: 25.04.2023
Il manoscritto in due parti è stato scritto in Italia nel periodo compreso tra la metà del XIII secolo e l'inizio del XIV secolo. Tramanda da una parte scritti a carattere procedurale, tra i quali il poco conosciuto Ordo iudiciarius Quoniam ut ait apostolus, e dall'altra repertori e opere generali sul diritto decretale. Il manoscritto venne probabilmente in possesso, del cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († 1456) tramite un canonico zurighese, prima di giungere in possesso della biblioteca abbaziale di S. Gallo nel XVI secolo.
Online dal: 18.12.2014
Il manoscritto, ornato da iniziali filigranate e da alcuni disegni a penna, fu scritto in Italia nella seconda metà del XIII secolo o al più tardi all'inizio del XIV sec. Trasmette il Codex Justinianus (Libri 1–9), il relativo apparato di glosse di Accursius e un gran numero di altre glosse nei margini. Il manoscritto giunse alla biblioteca di S. Gallo al più tardi nel XVI secolo, tramite i due cittadini di S. Gallo Conrad Särri e Johannes Widembach († intorno al 1456).
Online dal: 18.12.2014
Il manoscritto in pergamena contiene essenzialmente i riassunti della maggior parte del Corpus iuris civilis, ossia i libri 1-9 del Codex, delle Istituzioni e dei Digesti. Questi riassunti, simili a libri per l'insegnamento, sono in gran parte attribuiti al giurista bolognese Azzone da Bologna († 1220). Il manoscritto, prodotto nell'Italia settentrionale nel XIII o XIV secolo, presenta all'inizio di p. 7a due iniziali più grandi a colori, di cui una con un drago, e in seguito numerose iniziali più piccole filigranate.
Online dal: 25.04.2023
Il manoscritto cartaceo contiene tre adattamenti dei Libri feudorum, il diritto feudale longobardo, ed è composto da due parti. La prima, contenente la Margarita feudorum di Duilio Gambarini (pp. 1a-28a), fu scritta probabilmente in Francia nella prima metà del XV secolo. La seconda parte contiene la Summa feudorum di Odofredo Denari (pp. 29a-60b) e la Lectura super usibus feudorum di Giacomo Belvisi (pp. 60b-144b) e fu scritta in Italia o in Francia nel XIV secolo. La seconda parte del manoscritto contiene le annotazioni del giurista Johannes Bischoff († 1495), conventuale del monastero di S. Gallo.
Online dal: 25.04.2023
Il manoscritto, composto di quattro parti, fu scritto principalmente nella seconda metà del XIII secolo, rispettivamente nella prima metà del XIV secolo in Italia e forse in parte in Francia. Trasmette i Tres libri Codicis (i Libri 10–12 del Codex Justinianus) con le glosse, il Libri feudorum, la rispettiva Glossa ordinaria e altri brevi scritti. Particolarmente preziose sono le glosse preaccursiane, che in parte si conservano nella forma originale ai Tres libri Codicis. Il manoscritto giunse alla biblioteca di S. Gallo al più tardi nel XVI secolo, tramite il cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († intorno al 1456).
Online dal: 18.12.2014