Cavalcanti, Guido (ca. 1259-1300)
Raccolta di due canzonieri italiani autonomi, il CB 131 è costituito di due sezioni: una comprende 380 poemi di Petrarca; l'altra componimenti redatti da Dante e da altri poeti della generazione precedente. Misterioso «libro de la mia comare» dalla grafia arcaizzante, la parte riservata a Petrarca è arricchita qua e là da glosse singole (altrimenti sconosciute), che testimonierebbero la ricezione da parte di un pubblico femminile.
Online dal: 20.05.2009
- Cavalcanti, Guido (Autore) | Cinus, de Pistorio (Autore) | Dante, Alighieri (Autore) | Guinizelli, Guido (Autore) | Patetta, Federico (Precedente possessore) | Petrarca, Francesco (Autore) | Rauch, Nicolas (Venditore) Trovato in: Descrizione standard
Le due carte miniate appartenevano probabilmente ad un atlante di carte marine, o a un portolano. La prima, orientata verso nord, rappresenta parte delle coste dell'Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo ai lati dello stretto di Gibilterra, tra le Isole Canarie e l'Italia settentrionale. La seconda mappa, rivolta ad ovest, mostra le isole del Mar Egeo tra Creta (Candia) e Salonicco, la Grecia e l'Asia Minore, dove Troia e Costantinopoli sono situate in maniera anacronistica. Una scala di latitudini sulla prima carta, delle scale graduate di distanza vicino ai margini, delle linee di rombi e delle rose dei venti ornate di fiori di giglio accompagnano i toponimi del litorale in rosso e nero perpendicolarmente alle coste. Il loro tracciato, molto stilizzato, accentua i promontori e gli estuari, e il cartografo ha rappresentato anche alcuni fiumi, ma senza molta precisione. Nell'entroterra, e collocate in modo piuttosto vago, figurano delle vignette urbane con bandiere con stemmi, montagne e alberi. In mare, appaiono su entrambe le mappe alcune navi e un animale marino. I nomi delle regioni sono iscritti su banderuole, o indicati in caratteri più grandi. Lo stile particolare del disegno delle città, delle decorazioni e la grafia rimandano alla produzione di Giovanni Battista Cavallini, o del suo successore Pietro Cavallini, attivo a Livorno tra il 1636 e il 1688.
Online dal: 12.12.2019
- Cavalcanti, Guido (Autore) | Cavallini, Giovanni Battista (Autore)