Documenti: 107, Mostrati: 61 - 80

Progetto: La collezione Braginsky su e-codices

Inizio: Dicembre 2014

Status: In corso

Finanziato da: Fondazione René e Susanne Braginsky

Descrizione del progetto: La collezione di manoscritti ebraici del collezionista di Zurigo René Braginsky viene generalmente considerata come una delle più grandi collezioni private di manoscritti ebraici nel mondo. Contiene anche un buon numero di begli esemplari di libri risalenti ai primi secoli della stampa. La collezione non contiene unicamente codici risalenti a prima o dopo l'invenzione della stampa ma anche alcune centinaia di contratti di matrimonio miniati e di rotoli del libro di Ester. Nel 2009 alcune centinaia tra i pezzi migliori della collezione sono stati scelti per una mostra itinerante che è stata esposta ad Amsterdam, New York, Gerusalemme, Zurigo e Berlino. Dal 2014 i materiali di questa collezione sono pubblicati su e-codices. Questo progetto è generosamente sostenuto dalla fondazione René e Susanne Braginsky.

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Zürich, Braginsky Collection, K49
Pergamena · 1 f. · 67.4 x 49.2 cm · Casale Monferrato · 1675
Ketubba (כתובה), Casale [Monferrato], 3 Adar 5435 (1° marzo 1675)

La comunità ebraica di Casale Monferrato contava nel XVII secolo tra i 500 e i 600 membri. La vedova Giuditta Leonora, figlia di Abramo Segre, e Mosè, figlio del defunto Isacco Katzighin, gli sposi menzionati in questo contratto di nozze, appartenevano entrambi alle famiglie più ricche di questa comunità. Il contratto è circondato da una cornice ornamentale. Quella ovale interna, che contiene sei rosette dorate, è decorata con fiori. I segmenti del bordo contengono i quattro elementi aristotelici (aria, acqua, fuoco e terra) nei medaglioni più grandi, e i dodici segni zodiacali sono mostrati in senso antiorario nei medaglioni più piccoli. Nella cornice esterna si alternano ornamenti ad anello dorato quali simboli dell'eterno «nodo d'amore», i cartigli nei quattro angoli mostrano allegorie delle quattro stagioni. Si aggiungono raffigurazioni dei cinque sensi. Il decimo cartiglio in alto non è dipinto e probabilmente avrebbe dovuto contenere l'emblema di famiglia. (flu)

Online dal: 04.10.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K54
Carta · 1 f. · 77 x 54.6 cm · 1833
Ketubah (כתובה) Qirq-Yer (Chufut-Kalé), 29. Adar (1. Nisan secondo il calendario rabbinico) 5593 (21 marzo 1833)

Questa ketubah caraita è scritta, al contrario dei tradizionali contratti di matrimonio rabbinici, interamente in ebraico ed è costituita da due parti: schetar nissu'in e schetar ketubah. Il matrimonio caraita cui si riferisce questa ketubah venne celebrato nella importante comunità di Qirq-Yer in Crimea. Le due parti del testo sono inserite in una cornice dorata nella quale si trovano dei fiori. Secondo la tradizione di molte ketubah sefardite, italiane ed orientali, le parole iniziali sono decorate e nella cornice interna sono inseriti dei passaggi biblici. In questa ketubah la lista della dote è più lunga di quella dell'atto di matrimonio nella prima sezione. In conformità con le usanze caraite, alla firma del contratto sono stati invitati molti testimoni (qui 12). (red)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Braginsky Collection, K55
Pergamena · 1 f. · 57 x 45.7 cm · Sichem · 1905
Ketubah (כתובה), Sichem (Nablus), Jumada al-awwal 1323 secondo il calendario islamico (luglio/agosto 1905)

Il contratto di matrimonio documenta gli impegni presi all’atto del fidanzamento tra i due Samaritani Temima, figlia di Isacco, figlio di ha-Levi Amram e Abramo, figlio di Giuseppe Denufta (ha-Dinfi). I Samaritani adottarono questa usanza rabbinica nonostante si riferiscano solo al Pentateuco, riconoscano solo Mosè come profeta e la Torah non prescriva che i diritti della moglie siano garantiti da una ketubah. Essi fanno affidamento sull’Esodo 21.9 e 22.16, dove si accenna ad una sorta di dote. La lingua è un ebraico samaritano in scrittura samaritana, che ricorda l'antica scrittura ebraica. Secondo l'interpretazione rigorosa del secondo comandamento, la ketubah è decorata unicamente con motivi floreali e geometrici in colori vivaci. (flu)

Online dal: 04.10.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K63
Carta · 1 f. · 70.7 x 60.5 cm · Gibilterra · 1880
Ketubah (כתובה), Gibilterra, 8 Shevat 5640 (21 gennaio 1880)

La comunità ebraica sulla «Roccia britannica di Gibilterra» ha raggiunto il suo apice nel XIX secolo. All'epoca in cui fu prodotto questo contratto di matrimonio (ketubah), la maggior parte del commercio al dettaglio di Gibilterra era nelle mani della comunità sefardita locale. Nel corso della seconda metà del XIX secolo Gibilterra sviluppò un suo caratteristico tipo di decorazione per i contratti di matrimonio, realizzati su dei grandi pezzi di pergamena decorati con colori vivaci. Questa ketubah, di cui una copia identica, ma posteriore, è conservata nel Museo di Israele a Gerusalemme (Inv. B72.1066 179/244H, vedi Sh. Sabar, Mazal Tov: Illuminated Jewish Marriage Contracts from the Israel Museum Collection, Jerusalem: The Israel Museum, 1993), è incorniciata ai lati da una ghirlanda di fiori, un lussuoso nastro rosso in basso e sormontato da una corona, che ricorda quella della Torah, nonostante questa sia modellata sulla corona reale britannica. Altri tre motivi tipici di queste ketubbot da Gibilterra sono la parola iniziale del tradizionale giorno delle nozze ebraiche a Gibilterra, mercoledì (ברביעי), ingrandita in lettere d'oro. La somma della dote e dell'incremento è un fattore di diciotto, un numero che è anche la parola propizia «Ḥai» (חי) - 'vita', scritta qui in lettere monumentali che risaltano sul piccolo corsivo del resto della scrittura, e infine il monogramma ornamentale in lettere latine situato in basso al centro, composto da E C B, che si riferisce alla prima (Elido e Jimol) e all'ultima iniziale della coppia di sposi (Ben Atar/ Benatar). Elido (אלידו), figlio di Isaia, figlio del defunto Ḥaim, chiamato Ben Atar (בן עתר) sposa Jimol (ג'ימול), figlia di Giuseppe, figlio del defunto David, chiamato Qazes (קאזיס). La dote è di 600 Pesos Fuertes (פיזוס פואירטיס) in abbigliamento, gioielli e biancheria da letto ,cui si aggiungono 600 Pesos Fuertes in regalo, cui si aggiunge un pezzo di terra di 400 cubiti e altri 600 Pesos Fuertes; l'obbligo totale è di 1800 Pesos Fuertes. (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Zürich, Braginsky Collection, K68
Pergamena · 1 f. · 90.6 x 57.3 cm · Livorno · 1748
Ketubah (כתובה), Livorno, 14 Nisan 5508 (12 aprile 1748)

I due sposi menzionati in questo documento, Dona Sara, figlia di Giacomo Guttieres Pegna (Peña) e Davide, figlio del defunto Beniamino Racah (o Raccah) provenivano entrambi da una ricca famiglia della comunità sefardita di Livorno. Nella ketubah sono elencati, come di consueto, la dote e il supplemento. Si trattava di una casa in Piazza delle Erbe del valore di 907 piesas, 6 solios e 10 dinaros da ocho reali di Spagna, più 150 piesas in contanti e un supplemento costituito dalla metà della dote. La ketubah, insolitamente grande, è ornata da un motivo ad intrecci in stile «nodo d'amore», viticci di fiori, una coppia di uccelli e due putti alati con un cartiglio vuoto, per l'emblema di famiglia. (flu)

Online dal: 04.10.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K70
Pergamena · 1 f. · 72 x 52.1 cm · Massa Carrara · 1765
Ketubah (כתובה), Massa di Carrara, 14 Tischri 5526 (29 settembre 1765)

Il contratto di matrimonio tra Abramo, figlio dello scomparso Gionata Giuda Finzi e la sposa Ricca, figlia di Gedalja Senigaglia (Senigallia) prevede una dote di 1'800 pezze da ocho reali (1200 in contanti, 300 in gioielli d'oro, gemme e perle, 300 in vestiti e biancheria da letto e un supplemento di 360 pezze). Nella parte inferiore della ketubah il testo è inserito in un’architettura a doppio arco. La parte superiore è dipinta come un cielo azzurro con piccole stelle dorate. Sulle nuvole riposa l'allegoria della Fama, che annuncia con la tromba il «buon nome» dello sposo. (flu)

Online dal: 04.10.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K76
Pergamena · 1 f. · 78.6 x 53.2 cm · Padova · 1828
Ketubah (כתובה), Padova, 6 Tammus 5588 (18 giugno 1828)

Come in altre ketubbot (vedi K69 e K96), è stata riutilizzata una cornice più antica, creata 70-80 anni prima per un contratto di matrimonio. Nella raffigurazione architettonica dell’arco sono presenti 13 scene figurative, tutte dedicate alla storia biblica delle nozze di Isacco e Rebecca. È molto probabile che la ketubah originale fosse destinato ad una coppia di sposi con questi nomi. La serie delle scene inizia in alto a destra con il sacrificio di Isacco, cui seguono altre scene in senso orario. Al di sopra Cupido collega i due emblemi di famiglia con un nastro dorato. Una «corona del buon nome» sovrasta la scena. (flu)

Online dal: 04.10.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K86
Pergamena · 1 f. · 62.2 x 50.8 cm · Essaouira · 1898
Ketubah (כתובה), Essaouira, 25. Siwan 5658 (15 giugno 1898)

La ketubah creata ad Essaouira dall'artista David Nissim Elkaïm (si vedano le iniziali a lettere latine in basso a sinistra) attesta il matrimonio tra Salomone, figlio di Giosuè, figlio di R. Abraham Machluf ha-Levi Ben-Susan e Freha, figlia di Machluf, figlio di Masoud, figlio di Neftali, nipote di Juda Afriat, entrambi di famiglia sefardita. Sono numerose le caratteristiche che rimandano a questa origine: il materiale di scrittura (pergamena), la posizione della donna, l'invocazione a Dio per la vendetta per l'espulsione degli ebrei dalla Spagna, lo stile europeo della decorazione della cornice, fino al monogramma latino del nome della sposa. (flu)

Online dal: 14.12.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K91
Pergamena · 1 f. · 64.5 x 61.7 cm · Bayonne · 1695
Ketubah (כתובה), Bayonne, 11. Tewet 5456 (7 dicembre 1695)

David, figlio di Daniel Coelho Enriques (o Henriques) e Dona Rachel, figlia di Abraham Enriques Da Costa, appartenevano a famiglie di rifugiati religiosi provenienti dalla Spagna e dal Portogallo, rifugiatesi per motivi religiosi nella città atlantica di Bayonne, nel sud della Francia. Come altre ketubbot sefardite, il contratto di matrimonio non contiene rappresentazioni figurative, ciò che le distingue da quelle italiane o di Amsterdam. Il netto contrasto tra l’inchiostro scuro e la pergamena bianca, i puntini e i fini tratteggi danno l'impressione che si tratti di un'incisione su rame. I versi, scritti in elegante scrittura sefardita quadrata, contengono lodi alla sposa e allo sposo. (flu)

Online dal: 14.12.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K94
Pergamena · 1 f. · 64.2 x 46.2 cm · Modena · 1722
Ketubah (כתובה), Modena, 12. Cheschwan 5483 (23 ottobre 1722)

In questo contratto di matrimonio del 1722 tra Jischai (Jesse) Chai, figlio di R. Samuel Pesach e Beracha Tova, figlia di R. Jesaja Modena, l'artista combina in modo convincente elementi decorativi dell'arte italiana con simboli e motivi ebraici. Nella decorazione sono inserite in scrittura micrografica innumerevoli citazioni bibliche riguardanti le nozze e gli ideali del matrimonio. (flu)

Online dal: 14.12.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K96
Pergamena · 1 f. · 57 x 46.8 cm · Alessandria · 1759
Ketubah (כתובה), Alessandria, 1. Elul 5519 (24 agosto 1759)

Come nella Ketubah di Padova del 1828 (K76) è stata utilizzata una cornice più antica. Gli emblemi di famiglia non hanno quindi alcun legame con la sposa e lo sposo, Nathan Salomon, figlio di Jakob Samuel le-vet Montel e Bella Rosa, figlia di Mosè le-vet Baruch (De Benedetti). È anche probabile che non provenga da Alessandria ma da una località più lontana, forse Lugo o Ancona. La cornice decorativa interna contiene un nastro a forbicicchio incollato su tessuto verde. La cornice esterna dipinta è decorata con fantasiosi ramoscelli fioriti, medaglioni e vignette. Sulle strisce laterali e inferiori si trovano i segni zodiacali. (flu)

Online dal: 14.12.2018

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Zürich, Braginsky Collection, K99
Pergamena · 1 f. · 71 x 48.2 cm · 1648
Ketubah (כתובה), Venezia, 14. Tishri 5409 (30 settembre 1648)

La fastosa decorazione di questa ketubah, in parte a stampa ed in parte manoscritta, testimonia la grande considerazione nella quale veniva tenuta questa forma d'arte da parte dei ricchi ebrei sefarditi che vivevano nel ghetto di Venezia. Il testo del documento è suddiviso in due sezioni, la ketubah vera e propria a destra e le condizioni materiali a sinistra, entrambe collocate sotto un doppio arco. Alla base delle colonne vengono raffigurate delle scene di matrimonio dalla tradizione biblica. L'associazione tra un ideale matrimonio del passato con la vita di tutti i giorni degli ebrei contemporanei in Italia viene inoltre illustrata tramite sei piccole scenette che sono raggruppate intorno all'emblema della famiglia De Almeda, collocato al centro. Nella cornice esterna si alternano rappresentazioni dei segni zodiacali con delle piccole targhe nelle quali è trascritto un racconto sul matrimonio del poeta e cabalista italiano Rabbi Mordechai Dato (1525?-1539?). Negli ornamenti geometrici nei quattro angoli, e nelle bande con iscrizioni che si attorcigliano intorno ai segni zodiacali e alle targhe, si legge in microscrittura il testo dei Cantico dei Cantici. Questa bordura venne a tal punto ammirata che più tardi venne imitata in tutto il Veneto. (red)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Braginsky Collection, K101
Pergamena · 1 f. · 82.4 x 55.4 cm · Livorno · 13 Siwan 5506 (1 giugno 1746)
Ketubah (כתובה)

Il matrimonio tra Josua, figlio di Isaak Chajjim Recanati, e Dona Esther Sara, figlia di Raphael Recanati, costituiva un’unione tra due ramificate, benestanti ed influenti famiglie sefardite. Il testo stesso della ketubah è redatto in un documento dipinto in maniera illusionistica nella colonna di destra e le condizioni nella colonna di sinistra. Il tutto è circondato da una architettura rococò a prospettiva centrale. L’emblema della famiglia è fiancheggiato da due amorini. Il nome dello sposo è onorato con un medaglione nel quale Josua ordina al sole di fermarsi (Gs 10:12-13). Due figure femminili reggono i due lati di uno striscione dorato nel quale figura la scritta «Andate e moltiplicatevi». (flu)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K103
Pergamena · 1 f. · 69.5 x 59 cm · Casale Monferrato · 12 Marcheschwan 5534 (29 ottobre 1773)
Ketubah (כתובה)

Questa ketubah per la coppia di sposi Joseph Baruch, figlio di R. Schabettai Moses Salman e Rachel, figlia di R. Jom Tov Sanguinetti, testimonia l’alto livello raggiunto dalle comunità piemontesi nel campo dell’arte ebraica. I disegni sono realizzati in verde e oro. Nella parte centrale si distende una massiccia architettura trionfale con doppie colonne che sovrasta il campo che contiene il testo del contratto. Due putti suonano le fanfare su supporti mobili, i dodici segni zodiacali e le raffigurazioni di uccelli nel campo superiore decorato sono ritagliati da incisioni ed incollati sulla ketubah, e infine riempiti con un po’ di colore. Nell’architrave dell’arco di trionfo è raffigurata la silhouette della Gerusalemme risorta, realizzata con calligrammi. (flu)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K105
Pergamena · 1 f. · 84.1 x 59.1 cm · Lugo · 14. Tischri 5602 (29 settembre 1841)
Ketubah (כתובה)

Questa ketubah venne realizzata in occasione del matrimonio a Lugo (Emilia-Romagna) di Giuseppe, figlio del defunto Samuele Treves, e Vittoria, figlia di Giuseppe Nachman Modena. A Lugo gli artisti svilupparono, soprattutto per la realizzazione dei bordi, una complicata tecnica detta forbicicchio. Infatti, gli archi architettonici con le colonne ritorte e le decorazioni floreali, sono interamente realizzati con elementi realizzati con questa tecnica. Il testo del contratto è incollato su una cornice più antica. Le scene colorate e gli ornamenti floreali non sono disegnati ma ritagliati da modelli non ebraici a stampa, incollati e colorati. Nonostante questo, la scelta delle scene si riferisce al matrimonio, come per es. la giovane coppia nella parte superiore, o le scene religiose dal Vecchio Testamento (Sansone e Dalila, il Sogno di Giacobbe, Giuseppe come interprete di sogni). (flu)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K109
Carta · 1 f. · 64.7 x 48.2 cm · Cochin · 1900
Ketubbah (כתובה), Cochin, 27 Adar 5660 (26 febbraio 1900)

Il contratto celebra il matrimonio di Mosé, figlio di Giuda, e di Ester, figlia di Isacco, che ebbe luogo nel 1900 a Cochin (Kochi) nel sud dell’India. Gli ebrei di Cochin, oggi poco numerosi, si dividono, seguendo il sistema delle caste indiane, in tre gruppi: i Malabari (o ebrei neri) – che traggono il loro nome dalla costa indiana del Malabar –, dei mercanti che si ritengono discendere da re Salomone, i Paradesi (o ebrei bianchi) arrivati nel Kerala in epoca coloniale, e i Meshuhrarim, che sono degli schiavi dei mercanti ebrei, convertiti ed in seguito liberati. La comunità ebraica di Cochin si è distinta in numerosi campi artistici, in particolar modo nella realizzazione di ketubbot. Questo esemplare è tipico della produzione indiana in quanto è diviso in due parti: le benedizioni ed i versetti biblici, scritti in scrittura quadrata, occupano la parte alta del documento, mentre quella in basso contiene il contratto di matrimonio propriamente detto, copiato in semicorsiva. L’insieme della decorazione, costituita da eleganti rami frondosi dipinti in oro (qualche foglia in giallo), inquadra e valorizza i testi con i suoi effetti brillanti e scintillanti. (rou)

Online dal: 18.06.2020

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Zürich, Braginsky Collection, K110
Carta · 1 f. · 46.2 x 32.2 cm · Gerusalemme · 4 Tammus 5624 (8 luglio 1864)
Ketubah (כתובה)

Il contratto riguarda il matrimonio di Salomone, figlio di Abramo, con Rachele, figlia di Elijahu. La somma della dote consiste in 26.000 «Löwen»-piastre. La ketubah appartiene ad una tipologia particolare che fu coltivata a Gerusalemme dagli anni ’30 fino agli anni ’60 del 1800. Come in altre rappresentazioni, decorazioni floreali a colori freschi incorniciano la parte inferiore del testo (con le firme degli sposi al centro e i monogrammi riccamente decorati dei due rabbini di Gerusalemme) e la larga fascia superiore del timpano. Al centro della fascia del timpano è un mazzo di fiori in vaso, a sinistra e a destra dei quali ci sono cipressi e palme da datteri, che collegano il presente di Gerusalemme con la Gerusalemme della promessa. (flu)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K111
Pergamena · 1 f. · 93 x 37.5 cm · Livorno · 14. Tischri 5479 (9 ottobre 1718)
Ketubah (כתובה)

La coppia di sposi Salomone, figlio di Giacomo Visino, e Dina (Gracia), figlia di Samuele Cordovero, apparteneva alla grande comunità ebraica degli ebrei sefarditi che vivevano nel fiorente, cosmopolita e multietnico porto di Livorno, dove godevano di generosi privilegi attribuiti loro dai Medici, compresa la piena libertà religiosa. Il testo è collocato in un'architettura a forma di portale barocco tra due colonne doppie. Il testo del matrimonio a destra è stato scritto in caratteri quadrati sefarditi, le condizioni a sinistra in corsivo, confermate dallo sposo (in italiano) e dal padre della sposa (in spagnolo). Sopra la balaustra due putti reggono un cartiglio con l'emblema della famiglia Visino. Al di sotto è dipinto un medaglione incorniciato dallo zodiaco, Re Salomone, che accoglie con grande gioia la Regina di Saba. (flu)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K112
Pergamena · 1 f. · 50 x 35.7 cm · Roma · 13. Siwan 5398 (26 maggio 1638)
Ketubah (כתובה)

Gli sposi Menachem, figlio del defunto R. Samuele Paliano, e Angelica, figlia di Mosé Paliano, appartenevano ad una delle famiglie ebraiche più rispettate e ricche di Roma, come dimostra la dote di 2500 scudi in contanti e un premio di 500 scudi. Piccoli viticci di rose e fiori, così come uccelli volanti e seduti sono disposti intorno a due campi ovali disposti in modo concentrico. L'emblema di famiglia dei Paliani (o Pagliani) si erge al di sopra e al di sotto del grande ovale. In quello interno, il contratto di matrimonio è scritto in oro con caratteri quadrati. L'ovale esterno è decorato con accurate e complete copie dei libri Cantico dei cantici, Ecclesiaste e Ruth, versetti tradizionali e benedizioni dalla Bibbia. Questa calligrafia è artisticamente formata da nastri intricati e motivi a labirinto. Il leopardo, l'aquila, il cervo e il leone simboleggiano le virtù alle quali, secondo la Pikei Avot 5:23 (Capitoli dei Padri) gli Ebrei devono essere fedeli. (flu)

Online dal: 12.12.2019

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Zürich, Braginsky Collection, K113
Pergamena · 1 f. · 59.1 x 35 cm · Calcutta · 3. Nissan 5614 (24 aprile 1854)
Ketubah (כתובה)

Questa ketubah indiana è caratterizzata da motivi che gli ebrei Baghdadi hanno portato in India dall'Iraq. I testi, trascritti in due campi adiacenti, assomigliano, ad esempio, a nicchie di preghiera islamica. In fondo è riportato il contenuto del contratto, che testimonia che Zalich, figlio di Ezechiele Mosé, sposò Rebecca, figlia di Benjamin Elija Jakob, che portò una dote di 3’195 rupie in gioielli d’oro e d’argento, vestiti e biancheria da letto. Con il supplemento dello sposo venne presumibilmente raggiunta una somma totale di 5’555 rupie. In una bordura si alternano fiori e uccelli e sopra due tigri reggono un medaglione con un'iscrizione. I due pesci che si fronteggiano simboleggiano felicità e fertilità per la coppia di sposi. Un piccolo, terzo pesce nel mezzo probabilmente si riferisce alla progenie sperata. (flu)

Online dal: 12.12.2019

Documenti: 107, Mostrati: 61 - 80